Di padre in figlio – Come è andata a finire?

Come abbiamo già avuto modo di raccontare, l’Italia è una terra composta principalmente da imprese familiari (oltre 3,5 milioni su un totale di 4,3 milioni), che vengono messe duramente alla prova nel momento del passaggio generazionale.
A testimoniarlo sono i dati relativi alla loro sopravvivenza: il 49% scompare alla seconda generazione e solo il 17% supera la terza generazione*.

Nel mese di ottobre Cartotecnica Jesina ha deciso di partecipare al Premio “Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”, evento promosso da Cerif (Centro di ricerca sulle imprese di famiglia) in seno all’università Cattolica del Sacro Cuore, con il contributo di Credit Suisse, LCA Studio Legale, Mazars ITALIA e Mandarin Capital Partners, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano MonzaBrianza Lodi e il Gruppo 24 ORE.

A fronte di oltre 200 imprese familiari in tutto il territorio nazionale che hanno partecipato alla selezione, Cartotecnica Jesina è risultata finalista, assieme ad altre 5 imprese, nella categoria “Fratelli/sorelle al comando”.

Facciamo le nostre più sincere congratulazioni a Granoro, che ha saputo gestire e risolvere con grande successo i continui mutamenti imposti da un mercato radicalmente cambiato rispetto ai tempi del fondatore e che per questo è stata eletta vincitrice nella categoria.

La Giuria ha inoltre proclamato Bauli S.p.A. come vincitore assoluto del premio.

Far parte della rosa dei papabili vincitori per una realtà come la nostra può già essere considerata una vittoria, tenuto conto dell’altissimo livello dei partecipanti.

Infatti, dall’analisi statistica sulle candidature pervenute in questa VII edizione, le imprese provengono principalmente dal Nord Italia (76,36%), in particolare dalla Lombardia (45%) e in misura minore dal Centro (16,36% di cui solo il 2% dalla Regione Marche) e dal Sud (7,27%).

Altro dato interessante riguarda il settore: oltre il 58% delle aziende che hanno aderito appartiene al settore industriale, il 18% a quello commerciale, il 15% a quello dei servizi e il 9% ad altri campi.

Riguardo al passaggio generazionale, nel 58% dei casi è un figlio maschio a guidare l’azienda, nel 13% è un nipote, mentre figlia femmina e pronipote subentrano nella gestione dell’azienda solo nell’11% dei casi.

Partecipare per noi è stata l’occasione di metterci in gioco, misurare il nostro modo di fare impresa, confrontarci con altre realtà imprenditoriali di successo a livello nazionale, ed avere un riscontro da parte di autorevoli esponenti del panorama economico-finanziario, accademico e istituzionale.

Grazie a questa esperienza siamo ancor più consapevoli delle sfide messe in campo dal passaggio generazionale e da un compiuto trasferimento della cultura e dei valori verso le generazioni future, al fine della salvaguardia del patrimonio aziendale.

* Fonte dei dati: presentazione durante la premiazione del 2 dicembre 2017 a cura del Prof. Claudio Devecchi – Professore Ordinario di Strategia e Politica Aziendale – A. U. Associazione “Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia” – ASAM-Università Cattolica del Sacro Cuore

ALCUNI APPROFONDIMENTI SUL PREMIO

IL PREMIO DI PADRE IN FIGLIO
La Giuria, durante la cerimonia di premiazione tenutasi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 2 dicembre 2017, ha decretato il gruppo Bauli  come vincitore per la realizzazione del miglior passaggio generazionale.?I vincitori nelle categorie:
Piccole Imprese: D.V.P. S.p.a.
Internazionalizzazione: VRV S.p.A
Giovani Imprenditori: Noberasco S.p.A.
Storia e tradizione: Paglieri S.p.A.
Innovazione: Fonti di Vinadio Spa
Apertura del capitale: Forma Italiana S.p.A
Donne al comando: Keyline S.p.A.
Fratelli al comando: Granoro S.r.l.
Performance finanziaria: Banca del Piemonte S.p.A.
Made in Italy: Bertazzoni S.p.A.

LE CRITICITÀ DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE

In base alla ricerca CERIF illustrata dal Prof. Devecchi durante la cerimonia di premiazione, le criticità più rilevanti emerse durante il passaggio generazionale sono:

• 42% – Accesso ai mercati esteri
• 33% – Attrazione delle persone chiave
• 27% – Gestione della successione e della continuità aziendale
• 24% – Leadership
• 24% – Perdita di persone chiave
• 22% – Inserimento del manager
• 24% – Aspetti organizzativi

VISITA IL SITO DEL PREMIO