Intervista Terre di grandi imprese

“L’idea principale della nostra realtà passa attraverso una concezione molto naturale che accompagnerà l’azienda nel suo crescere” spiega Andrea Paoletti, responsabile commerciale e nipote di Remo Paoletti colui che diede vita all’attività Cartotecnica; costretto ad emigrare nel 1937 per provvedere al sostentamento della propria famiglia, troverà nella città di Asmara in Eritrea, la sua dimora lavorativa. Al termine della guerra e con il raggiungimento dell’indipendenza fu costretto a tornare nella propria patria “Mio nonno nel 1947 si ritrovò con un grandissimo bagaglio di esperienza e con tre figli.” Remo Paoletti con una tenacia da ammirare e in un epoca caratterizzata dalla forte necessità di sopravvivere, si inventò un mestiere ovvero quello di fare le scatole, nel 1947 infatti, nacque in via Fiume 4, lo Scatolificio Jesino. L’attività artigianale prende via grazie a macchinari rudimentali e dalle lavorazioni che venivano eseguite manualmente dalle signore distribuite nelle botteghe limitrofe. Remo muore nel 1965 e successivamente i suoi figli acquisirono le redini della società. “Mio padre insieme ad uno dei suoi fratelli, fonda la Cartotecnica Jesina” la prima azienda che si insediò nella zona Zipa proprio nel 1973. Il giornale dell’epoca “Jesi e la sua valle” testimoniano la vicenda avvalendosi dell’intervista di Renzo Paoletti, socio fondatore e padre di Andrea.
Siamo molto rispettosi del territorio, la prima cosa che andiamo a raccontare ad un nuovo cliente è chi siamo e soprattutto da dove veniamo, perché riconducibile all’eccellenza di un territorio vasto e bello come il nostro”; nel 2010 la ZIPA conferisce all’azienda il premio per la prima realtà ad essersi stanziata sul territorio.
“Voglio raccontare ai clienti quello che nella vision del 1973 è diventata realtà: mio padre poneva attenzione sull’aumento delle risorse umane, delle tecnologie e conseguentemente dei clienti” prosegue Andrea.
Negli anni 80 nell’ azienda avvengono i primi ingressi della terza generazione. “I forti investimenti sulle innovazioni tecnologiche vennero effettuate per sostenere un mercato che assicurava delle opportunità di espansione e al contempo competitivo”.
L’azienda soddisfa le esigenze di packaging con clienti eccellenti amanti della qualità e di servizi particolari rispettando l’ambiente circostante: “Oggi siamo il risultato di chi c’è stato ieri: siamo una azienda determinata conosciuta sul mercato italiano che serve clientela che esporta in tutto il mondo.”
La bottega di via Fiume è costituita oggi da ben tre capannoni, è diventata una realtà solida che ha un fatturato costituito dall’80% da clienti fidelizzati che crescono con essa. Dal 2005 al 2014 l’azienda è cresciuta di circa il +90% nonostante un periodo congiunturale difficile. Non potendo esportare all’estero, per un elevato costo di trasporto di un prodotto con un basso valore aggiunto, sono riusciti a raggiungere tutto il mondo grazie al contributo di clienti italiani esportatori e di aziende straniere che operano in Italia.: “La nostra vision è quella di diventare leader nel packaging del settore alimentare del centro Italia”, dichiara Andrea Paoletti, una scelta che ha permesso di non subire stagnazioni di mercato. La volontà di aumentare il background, di investire e di migliorarsi sembrano costituire le carte vincenti in un mercato sempre più competitivo. L’intervista si chiude con una affermazione del signor Paoletti, che ho volutamente ricercato, “Il progetto Terra di Grandi Imprese può creare un valore aggiunto se le aziende e soprattutto le istituzioni locali crederanno in esso”.

 

Intervista a cura di Francesca Marani
Fonte: www.terradigrandimprese.it